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Recensione Rockit Italia 

"Electrochic Post-Pandemico"

 

Un viaggio electro pop negli anni '80 per affrontare un cambiamento di prospettiva presente, dal pre-pandemia a oggi. Un disco che vuole far riflettere, ma che non rinuncia a far divertire!

Electrochic Post-Pandemico è il nuovo ep di Eleonora Stolfi, artista pavese con alle spalle tante esperienze e un disco e prodotto da Kazemijazi.

Si tratta di una piccola raccolta di cinque canzoni sul solco dell'electro pop italiano, un revival di sonorità anni '80, di sintetizzatori e drum machine.

Musicalmente parlando è subito chiaro il gioco: il continuo rimando a suoni tipici degli anni 80 del 1900. Si parte con una batteria elettronica che si muove su figure ritmiche congeniali più, appunto, alle drum machine che ad un batterismo umano. Niente dinamiche e suoni crudi, perfettamente in griglia. Il basso si presenta spesso sottoforma di bassline sintetica, ben programmata, anche questa con suoni pulsanti e saturati digitalmente, ma sempre alla ricerca di un sound elettronico caldo.

Ci sono arpeggiatori, synth acidi, pad e keys che si mischiano tra loro per formare un sound compatto ed etereo allo stesso tempo e far cambiare passo a strofe e ritornelli con l'utilizzo di filtri che aprono e chiudono l'equalizzazione, con la variazione dell'immagine stereo ecc.

Il lavoro di produzione vede un missaggio molto lineare con la voce che viene trattata in maniera standard per il pop e cioè con una decisa compressione per avere un volume omogeneo e nessuna caduta di dinamica, tenuta fuori dal mix e, a parte un riverberone dal sapore vintage, rimane abbastanza asciutta, talvolta con effetti di saturazione ed equalizzazione concentrata sulle medie frequenza. Ogni strumento viene trattato in modo da essere scolpito all'interno delle proprie frequenze, senza andarsi a sovrapporre con gli altri, mantenendo così una sensazione di pulizia che già si nota comunque in fase di arrangiamento.

La voce, capitolo a parte, si presenta con una timbrica molto riconoscibile e un'attitudine al canto melodico che è tipica proprio del periodo musicale che si è andati a ricercare. Ottime le sovraincisioni di controcanti e cori. La metrica dei testi, mai bulimica, permette alla voce di distendersi sulle note, senza ansia. I testi sono delle immagini, il racconto della differenza tra il periodo pre-pandemia e il presente. Un cambio di prospettiva spesso drastico e scabroso. Viene comunque fuori una sorta di gioco, di volontà di divertimento anche attraverso giochi di specchi e ribaltamenti della logica.

In conclusione Electrochic Post-Pandemico è un disco electro pop che, per quanto voglia proiettarsi ad un futuro fluido e indefinito, ricalca pesantemente un genere musicale che rimane nel passato, per quanto oggetto di revival da molti anni. Una sorta di limbo tra futuro e passato, che chiameremmo presente, dove però il presente oggettivo suona in maniera totalmente diversa e sembra interessarsi ad altre sonorità per sopravvivere al tempo. Si tratta di un disco fuori moda e fuori tempo (senza connotazione positiva o negativa), forse per questo l'effetto che fa all'ascolto è tutt'altro che straniante, quanto invece familiare e quasi rassicurante. Come guardare al futuro e vedere che poco cambierà, che la nostra confort zone è comunque salva. L'ascolto risulta fluido e leggero, tutto suona come dovrebbe, non c'è nulla fuori posto. Restano buone vibrazioni e il sapore di una voce di altri tempi.

Francesco Vannini - Rockit Italia

Recensione Rockit Italia de

"La Finestra Nella Sera"

 

"Le misteriose e urbane solitudini di una fluida anima da club

Hai mai pensato che la tua città possa avere un’anima? Che possa osservarti e a volte addirittura ascoltarti? È anche su questo che gioca l’ultimo brano di una cantante e polistrumentista pavese oggi trapiantata a Londra. Eleonora Stolfi è una che di progetti e generi musicali ne ha attraversati tanti, e se non è certo fresca di esordio sicuramente più recente è il suo percorso solista e la sua vittoria a Sanremo Senior del 2021. 

Nel nuovo brano La Finestra Nella Sera l’autrice definisce ulteriormente il suo stile dipingendo un quadro - o “finestra sonora” per restare in tema - di urbane e misteriose solitudini. Musica e voce danno forza a un testo descrittivo e impressionistico, e insieme sviluppano una suggestiva atmosfera che fa sentire catapultati in qualche film di fantascienza anni ’80, glitterato ma ambientato in un futuro distopico più vicino di quanto sembri.

Da Londra fino ai flashback nella Milano Pride, l’immaginario cittadino della canzone non solo fa da sfondo alla narrazione ma diventa un sorta di entità viva: la città è specchio della protagonista, è una presenza a volte amica, altre invadente e oppressiva che bussa alla finestra.

La produzione miscela con gusto ed equilibrio ritmo, melodia e colore dei suoni. Siamo di fronte a un synth pop "ultra-pulito" con derive elettroniche, che riesce a essere elegante e non stucchevole. Il sound, a base di sintetizzatori e drum machine iconiche, è un vero omaggio agli anni '80, non privo delle influenze dei grandi cantautori del periodo, uno su tutti probabilmente Battiato.
Il risultato è un brano retrò dal sapore sintetico e plastico, fatto di tinte notturne ma anche di freddi colori al neon. Una creatura della notte, un’anima da club inquieta e fluida che mossa dalla passione

vuole semplicemente trovare se stessa."

Dario Grande - Rockit Italia

Credits:

Producer: Kazemijazi

Mastering: Pisi Studio

Press Agency: Conza

Distribution: IMusician Digital

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